giovedì, gennaio 21

LA NUOVA TASSA SULLE MEMORIE PC


Il presidente di Confindustria Anie Guidalberto Guidi ha espresso tutto il suo “sconcerto e incredulità” per il decreto ministeriale pubblicato il 14 gennaio 2010 dal ministero per i Beni artistici e culturali sottolineando: “Il nuovo decreto stravolge il regime vigente introducendo sostanzialmente una tassa il cui importo cresce proporzionalmente alla capacità di memoria degli apparecchi elettronici. L`industria high-tech è fortemente impegnata in uno sforzo innovativo per offrire ai consumatori apparecchi sempre più performanti a costi di acquisto decrescenti. Questo decreto, al contrario - sottolinea - introduce un meccanismo perverso che fa crescere la tassa in ragione delle performance dell`apparecchio e incide, in definitiva,
esponenzialmente sul prezzo dei prodotti. È, a quanto ci risulta, l`unico esempio al mondo di penalizzazione dell`innovazione”.

Un tassa che preleverà qualcosa come 300 milioni di euro dalle tasche dei consumatori per riversarli in quelli della SIAE.

Il decreto contiene i dettagli del compenso per ciascun prodotto. In alcuni casi, come i cellulari, c’è una somma unitaria di 90 centesimi su ogni prodotto venduto. Per altri, come gli hard disk esterni o interni e la chiavette Usb, c’è una quota (in centesimi) per ogni GB. Considerato che ormai è comune trovare 250 GB di hard disk nei pc e che ne sono stati venduti 6,9 milioni nel 2008, solo da questa categoria di prodotti a Siae andranno circa 100 milioni di euro l’anno. Destinati a salire di molto nei prossimi anni, visto che la quantità di GB degli hard disk cresce nel tempo.

Le mani nelle tasche degli italiani non le metteremo mai, noi non mettiamo tasse, prendiamo un appunto.

Quello che noi facciamo è solo una goccia nell'oceano, ma se non lo facessimo l'oceano avrebbe una goccia in meno.
Madre Teresa

Cosa possiamo fare? mandiamoli a casa

helmout-newton

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